Investire nell’Immobiliare conviene ancora? Ecco la verità

investire-nellimmobiliare

Nonostante, al giorno d’oggi, alcuni lo sconsiglino, investire nell’immobiliare resta sempre e comunque un “ottimo affare”, a patto di seguire tutti i crismi del caso.

Terminata questa breve introduzione, dunque, ti daremo tutta una serie di consigli utili, in modo che tu possa iniziare a fare i “primi passi” in questo mondo, sin da ora.

Investire nell’Immobiliare: le principali possibilità attuali

Se vuoi investire nell’immobiliare, i rispettivi guadagni che ne derivano possono giungere tramite:

  1. Compravendita
  2. Contratti di locazione

Sebbene la questione relativa a tale tipo di investimenti sia estremamente più complessa e caratterizzata da 1000 sfaccettature, le possibilità di guadagno sopra elencate hanno un’unica differenza sostanziale.

Quel è? Beh, se decidi di optate per la compravendita, otterrai un guadagno “istantaneo” che può essere elevato, così come più contenuto.

Con i contratti di locazione, invece, le tue entrate si configurerebbero come delle vere e proprie rendite passive automatiche.

Di conseguenza, la prima cosa che devi chiederti prima di iniziare a investire nell’immobiliare è proprio questa, ovvero che tipo di guadagno vorresti ottenere.

1. Compravendita

Tra le possibilità di investire nell’immobiliare, quello della compravendita resta il metodo più sfruttato.

È vero, facendo così si è costretti a lavorare a “ciclo continuo” ma, in compenso, a lungo andare richiede, senz’altro, meno sforzo rispetto alla gestione dei contratti di locazione.

Ad ogni modo, quando parliamo di compravendita degli immobili, le principali situazioni più fruttuose sono:

  • Improvvisi e grossi rialzi nel mercato immobiliare: in questo caso, il “segreto” del successo consiste proprio nel comprare quando i prezzi sono bassi, attendere il momento giusto per rivendere sfruttando un forte rialzo.
  • Costruzioni “ex novo”: si tratta di comprare un terreno edificabile, costruire immobili di vario genere e rivenderli come edifici abitabili, ad un prezzo più che maggiorato.
  • Ristrutturazioni: infine, un ottimo business è anche quello di ristrutturare vecchi immobili, per innalzare la classe energetica e, dunque, anche il rispettivo valore di mercato.

2. Contratti di locazione

L’altro metodo con cui investire nell’immobiliare riguarda proprio i contratti di locazione, che possono essere i più disparati.

Si possono affittare i classici appartamenti e/o capannoni, ma anche metterli a disposizione per installare impianti adibiti alla produzione di energia rinnovabile (fotovoltaico, principalmente).

Per certi versi, si tratta di una soluzione piuttosto conveniente, dal momento che genera una rendita passiva duratura nel tempo, in grado di sollevarti dall’onere di lavorare in modo continuativo.

Al tempo stesso, però, bisogna anche mettere in conto i costi di gestione che, nel caso di un patrimonio importante, sono tutt’altro che trascurabili.

I migliori paesi dove investire nell’immobiliare

I migliori paesi dove investire nell’immobiliare sono:

  1. USA
  2. Portogallo
  3. Spagna

Come già brevemente accennato nell’introduzione, la tipologia di investimento in questione può essere sì fruttuosa, a patto di non commettere “errori clamorosi”.

Il primo è, senza dubbio, il non tenere conto dell’area geografica. In tal senso, dunque, l’Italia non si rivela un buon paese, anzi.

Per carità, non è il peggiore in assoluto, tuttavia in giro c’è di meglio.

Infatti, nel nostro Paese vige un regime di tassazione parecchio elevato, in combinato con una burocrazia lenta e macchinosa.

Investire nell’immobiliare oggi: riflessioni conclusive

  • Alcuni sostengono che investire negli immobili non sia più fruttuoso come un tempo ma, in realtà, non è così.
  • Semmai, è diventato più difficile farlo, a causa di tutta una serie di fattori socio-economico-politici sviluppatisi negli ultimi decenni.
  • Di conseguenza, tutta questione ruota attorno al “come”. Se elabori la giusta strategia, infatti, farai sicuramente “affari d’oro”, proprio come si faceva un tempo.
  • Ad ogni modo, se vuoi investire nell’immobiliare, devi prima decidere quale tipo di guadagno vuoi ottenere, ovvero uno diretto, piuttosto che una rendita passiva automatica.
  • Per quanto riguarda il primo, si tratta realizza con la compravendita di terreni o fabbricati, nelle più svariate circostanze.
  • Il secondo, invece, prevede i contratti di locazione, ossia gli affitti che, però, richiedono anche delle risorse da dedicare alla gestione del patrimonio immobiliare.
  • Infine, ricorda che investire nell’immobiliare in Italia non è un’ottima idea, a causa di alcuni problemi “intrinsechi” alla PA. Piuttosto, valuta di farlo negli USA, piuttosto che in Portogallo o Spagna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *